La mastoplastica additiva è l’intervento chirurgico più richiesto per aumentare il volume del seno, migliorare la forma e correggere eventuali asimmetrie. Una domanda frequente tra chi si avvicina a questa operazione riguarda il costo: la misura del seno influenza davvero il prezzo dell’intervento? La risposta non è un semplice sì o no, perché diversi fattori contribuiscono al preventivo finale.
I fattori che determinano il costo
Il prezzo della mastoplastica additiva dipende principalmente da quattro variabili:
- Tipo di protesi: esistono protesi in gel di silicone coesivo, protesi anatomiche o rotonde, protesi ultraleggere, ognuna con un costo differente. In generale, i modelli più innovativi e le protesi di marchi certificati hanno un prezzo superiore.
- Tecnica chirurgica: l’inserimento può avvenire per via sottomammaria, periareolare o ascellare. Ogni tecnica ha tempi operatori, complessità e costi diversi.
- Struttura clinica e équipe: il compenso del chirurgo, dell’anestesista, l’affitto della sala operatoria, i controlli post-operatori e le medicazioni incidono in modo rilevante.
- Eventuali interventi associati: alcune pazienti richiedono anche una mastopessi (sollevamento del seno) o il rimodellamento della ghiandola, aumentando il costo complessivo.
In questo quadro, la misura del seno desiderata ha un impatto parziale.
La dimensione delle protesi incide davvero sul prezzo?
Molte persone pensano che un volume maggiore significhi automaticamente un costo più alto. In realtà, la dimensione delle protesi incide solo in modo contenuto sul prezzo complessivo. Le protesi mammarie hanno costi che variano soprattutto in base al modello, al materiale e alla tecnologia costruttiva (ad esempio le protesi ergonomiche, che simulano il comportamento del tessuto mammario naturale).
Il passaggio da un volume medio (ad esempio 300 cc) a un volume più grande (400-500 cc) raramente determina differenze di prezzo significative. Alcune aziende produttrici applicano un leggero aumento per le taglie più grandi, ma parliamo di variazioni marginali sul totale dell’intervento.
Ciò che può comportare un costo aggiuntivo è piuttosto la necessità di tecniche specifiche per accogliere protesi voluminose: in questi casi, il chirurgo può dover modellare in modo più esteso i tessuti, creare una tasca più ampia o effettuare un posizionamento combinato sotto ghiandolare e sotto muscolare, aumentando il tempo operatorio e la complessità tecnica.
Le spese “invisibili” che influenzano il preventivo
Anche se si tende a guardare soprattutto alla dimensione, esistono spese meno evidenti che pesano sul costo finale:
- Esami preoperatori (analisi del sangue, elettrocardiogramma, ecografia mammaria)
- Visite di controllo post-operatorie, che spesso sono incluse nel prezzo del pacchetto
- Reggiseni contenitivi e presidi elastici per il decorso post-operatorio
- Eventuali reinterventi correttivi in caso di complicanze (ematomi, contrattura capsulare)
Tutti questi elementi fanno parte del costo complessivo e restano invariati a prescindere dalla taglia della protesi.
La misura è solo un dettaglio
In sintesi, la misura del seno non è il fattore determinante del prezzo della mastoplastica additiva. Il costo è stabilito da un insieme di variabili, in cui il volume desiderato incide solo in minima parte. La scelta della taglia deve dipendere esclusivamente da un equilibrio tra proporzioni corporee, caratteristiche del tessuto mammario e aspettative personali, e non dal timore che un seno più grande possa far lievitare eccessivamente il preventivo.
Il consiglio migliore è affidarsi a un chirurgo plastico qualificato che possa spiegare in modo chiaro i costi, le alternative e le soluzioni personalizzate, per evitare sorprese e ottenere un risultato sicuro e naturale.
Quale protesi scegliere: www.pallaoro.it/mastoplastica-additiva-quali-protesi-seno-scegliere